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L'alcol: perchè vanifica i nostri sforzi per dimagrire?

Pur mantenendo la convivialità, è importante sapere cosa accade se esageriamo...

Dal punto di vista alimentare l'alcol non rappresenta un nutriente vero e proprio, alla stregua del cibo, ma costituisce un tipo di caloria "vuota" nel senso che non può essere direttamente utilizzato dall'organismo come nutriente, ma viene preferenzialmente accumulato.

Se mangiamo una fetta di torta e dopo ci dedichiamo ad una sessione aerobica andiamo a consumare le calorie recentemente assunte, facendo sì che non creino deposito (tessuto adiposo). Al contrario, se consumiamo alcol questo viene depositato e concorre alla formazione del tessuto adiposo, in particolare il grasso viscerale, a cui potrò successivamente accedere solamente seguendo un percorso nutrizionale ad hoc e facendo esercizi brucia-grassi.

Tra i motivi per cui l'alcol deve essere utilizzato con estrema attenzione si deve innanzitutto tener presente che un grammo di alcol apporta circa 7 kcal, a fronte delle circa 4 kcal per grammo che apportano carboidrati e proteine e le 9 kcal che apporta un grammo di grasso (paragonabile, quindi, all'assunzione dei grassi!).


Due bicchieri di vino apportano le stesse calorie di 100 grammi di patatine fritte; una birra da 400 ml corrisponde a mangiare una fetta di torta!

Inoltre, il consumo di alcol ritarda e rallenta il consumo stesso dei grassi in quanto interagisce con il quadro ormonale (agendo sulla grelina, ormone che controlla il senso di sazietà): in pratica, se con i miei comportamenti sto andando verso uno smaltimento dei grassi, se ci bevo sù freno o quantomeno rallento sensibilmente il processo.

Un recente studio apparso su Nature Communications illustra anche che l'alcol agisce sul centro della fame a livello cerebrale e stimola all'assunzione di cibo: vi siete mai chiesti perché non avreste mai pensato di mangiare una ciotola di noccioline o patatine, e quando ve le portano con lo spritz se ne vanno via molto velocemente?

In ultima analisi, l'alcol alza i livelli di insulina e di infiammazione, predisponendo ad insulinoresistenza (strettamente correlata con il grasso viscerale) e contrastando quindi il dimagrimento.


Alcuni studi dimostrano però che d 1 a 14 unità di alcol ogni due settimane hanno un effetto protettivo: un'unità di alcol è pari a circa 8 gr di alcol, ovvero un bicchiere di vino o 250 cc di birra.

Quindi, consumare fino ad un bicchiere di vino al dì non trova particolari controindicazioni, prediligendo il vino rosso per l'elevato contenuto di sostanze antiossidanti come il resveratrolo, con azione tesa a contrastare l'invecchiamento cellulare e potenziare le nostre difese antiossidanti.

Attenzione assoluta invece ai cocktails: associazioni di superalcolici con bevande (ad esempio il classico rum e Coca-Cola) apporta non solo i problemi legati al consumo di alcol, ma anche il peso delle calorie contenute nelle 7 bustine di zucchero di una lattina di Coca-Cola!

Cerchiamo allora di mantenere il massimo dell'attenzione per quanto riguarda il consumo di alcolici e, nel caso, "corriamo" ai ripari: servono 50 minuti di camminata o 30 minuti di nuoto o corso aerobico o di ballo per smaltire 2 bicchieri di vino!

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