Il cardo mariano
- Eva Baldini
- 11 gen 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Un vero e proprio "tonico epatico" per la depurazione e la protezione dell'organismo.

Il cardo mariano è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteracee, originaria e frequente a livello del bacino del Mediterraneo e del Medio Oriente. Le sommità fiorite ed i semi vengono usate da circa 2000 anni come tradizionale rimedio naturale, proprio grazie alle sue importanti proprietà terapeutiche, prevalentemente ascritte alla presenza del principio attivo silimarina.
La pianta è ricca di virtù terapeutiche che la rendono preziosa, in particolare a livello delle disfunzioni epatiche, ma anche come tonico e decongestionante.
La silimarina mostra importanti attività:
stabilizza le membrane cellulari delle cellule epatiche rendendo più difficile alle sostanze tossiche penetrarvi, svolgendo quindi un tipo di effetto protettivo contro molti tipi di tossine chimiche (tra cui l’alcol e funghi velenosi);
stimola la sintesi proteica a livello delle cellule epatiche, favorendone la rigenerazione e portando al ripristino della funzionalità in modo estremamente rapido;
controlla e migliora il quadro lipidico totale, trigliceridi e colesterolo;
possiede attività antiossidante circa 10 volte più della vitamina E, previene l'ossidazione delle LDL ed agisce come scavenger (spazzino) dei radicali liberi, contrastando la formazione delle placche aterosclerotiche;
ha effetto colagogo, fondamentale per il processo di detossificazione epatica: va infatti a stimolare il flusso di bile, accelerando lo svuotamento della vescica biliare;
è un galattogeno (è da tempo inserito nella dieta delle gestanti per aumentare la produzione di latte);
allevia crampi, mal di testa e disturbi associati al ciclo mestruale, è inoltre antiemorragico (proprietà per cui è noto fin dall’antichità) e depurativo;
ha effetto diuretico, febbrifugo, stimola la digestione, previene i crampi muscolari, ed ha anche mostrato efficacia ne trattamento del diabete di tipo II: uno studio in doppio cieco che ha testato il cardo rispetto al placebo ha mostrato che la somministrazione di silimarina ha un effetto benefico sul profilo glicemico in un arco di tempo pari a quattro mesi.
Grazie in particolare all'azione di tonico e rigenerante, il cardo mariano viene utilizzato in tutti i casi di patologia o ingrossamento epatico, sia esso dovuto ad alcolismo, epatiti (molti sono gli studi sull'epatite C), cirrosi epatica, ecc. , ma anche ad esposizione ad intossicazione da tossine ambientali.
A causa della presenza di tiramina (amina simpaticomimetica) ad azione tonico-stimolante, l’assunzione di cardo deve essere valutata con attenzione nel paziente iperteso, a causa del rischio di aumento della pressione arteriosa.
Ad eccezione di questa precauzione, il cardo mariano si presenta come un alimento estremamente sicuro dal punto di vista tossicologico, infatti molti trial clinici riportano la safety e l’ottima tollerabilità di questo alimento, confermando un ampio impiego terapeutico!
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